martedì, agosto 30, 2005

Matricole che "passione"... (almeno a Roma)

In questi giorni sono stato a contatto con il mondo delle università. Ho esaminato abbastanza a fondo tutti gli iter per le iscrizioni e devo dire che sono incappato in una cosa che mi ha lasciato abbastanza perplesso.

All'università "La Sapienza" di Roma, a parte la disorganizzazione delle informazioni sul loro sito e sul sito di ciascun dipartimento o facoltà, per l'iscrizione a qualsiasi facoltà è necessario effettuare prima un test di orientamento.
Tale test dovrebbe in teoria aiutare lo studente a scegliere quale facoltà più si addice a lui ma, comunque vada, non pregiudica la possibilità di immatricolazione dello studente (non è un test selettivo) e permette allo studente di iscriversi a qualsiasi facoltà indipendetemente dal suo esito.

La mia domanda è stata subito: "Ma a cosa serve allora se non seleziona e, in pratica, nemmeno ti indirizza? Approfondiamo!"

Approfondiamo... Apriamo la pagina di iscrizione al test e... TADAAAAAAAAAAAAAaaaaaaaaaaaaaa!

Ecco il perchè.

Ogni studente per partecipare ad un test che in pratica non seleziona nè indirizza gli studenti e che è obbligatorio, DEVE pagare una tassa di iscrizione di 26€.
Ebbene si, partecipare ad un test obbligatorio che non serve a niente costa 26€.

Moltiplichiamo questa cifra per ogni studente che ogni anno si immatricola all'università "La Sapienza" di Roma e troviamo un ingresso in denaro DA PAURA sicuro, garantito, ogni anno senza alcuna fatica.


Effettivamente anche questo aspetto dell'università insegna allo studente qualcosa: "Quando puoi metterlo nel cu.o a qualcuno, fallo!".
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Mitsuhashi da! Oboeteoke!